Le fotografie sono state intese come illustrazioni, ma non è più quella la loro funzione. La macchina fotografica non illustra, dice. E' destinata a diventare il più grande reporter della vita contemporanea.

(Archibald MacLeisch)


La storia

La nascita della stampa illustrata fu quasi contemporanea all'invenzione della fotografia: nel 1839 Louis Daguerre realizza le prime immagini su lastre di rame patinato d'argento: esattamente dodici anni dopo la prima fotografia, scattata su lastre di stagno da Niepce nel 1826, che ritrae il paesaggio che egli vede dalla sua finestra a Saint-Loup-de-Varennes, Daguerre riesce ad immortalare uno scorcio di Parigi, portando il tempo di posa dalle famose 8 ore a soli 8 minuti. Daguerre è stato il primo fotografo ad aver incluso un uomo all'interno di una fotografia.
Les boulevards de Paris, Louis Daguerre
Solo dopo tre anni, nel 1842, nasce il primo settimanale di immagini, The illustrated London news, il cui fondatore, Herbert Ingram, prometteva ai lettori “un resoconto continuo degli avvenimenti mondiali importanti, dei progressi sociali e della vita politica, per mezzo di immagini costose, varie e realistiche. La rivista era venduta al prezzo di six pence, conteneva sedici pagine e trentadue illustrazioni realizzate con tecniche xilografiche. 

La prima pagina, della prima edizione del magazine inglese
Al successo del magazine a colori britannico, segue la fondazione di altre riviste illustrate: L'illustration a Parigi, L'illustrazione italiana a Milano, Revista Universal a Città del Messico, Illustriert zeitung a Lipsia e Frank Lesie's illustrated newspaper a New York.
Contemporaneo all'invenzione della fotografia fu l'uso propagandistico e menzognero delle immagini fotografiche: nel 1855, Roger Fenton, modesto pittore fra i fondatori della Royal Photografic Society, viene incaricato dal governo britannico di realizzare un reportage sulla guerra di Crimea, nel quale si ritraesse una guerra senza sofferenze né morti, dove tutto fosse in perfetto ordine. La macchina fotografica che non mente mai (Knightley, 1975).
Ma fu alla fine dell'800, nella cosiddetta era del reporter, che nacque il vero e proprio fotogiornalismo, proprio in coincidenza con l'invenzione della lastra a mezzatinta e nel 1895, grazie alla box camera prodotta dalla Kodak, la fotografia approdò stabilmente nelle pagine dei grandi quotidiani.



La nascita della stampa illustrata fu quasi contemporanea all'invenzione della fotografia: nel 1839 Louis Daguerre realizzò le prime immagini su lastre di rame patinato d'argento. Esattamente dodici anni dopo la prima fotografia, scattata su lastre di stagno da Niepce nel 1826, che ritrae il paesaggio che egli vede dalla sua finestra a Saint-Loup-de-Varennes, Daguerre riesce ad immortalare uno scorcio di Parigi, portando il tempo di posa dalle famose 8 ore a soli 8 minuti. Daguerre è stato il primo fotografo ad aver incluso un uomo all'interno di una fotografia.

Les boulevards de Paris, Louis Daguerre
Solo tre anni dopo, nel 1842, nasce il primo settimanale di immagini, The illustrated London news, il cui fondatore, Herbert Ingram, prometteva ai lettori “un resoconto continuo degli avvenimenti mondiali importanti, dei progressi sociali e della vita politica, per mezzo di immagini costose, varie e realistiche. La rivista era venduta al prezzo di six pence e conteneva sedici pagine e trentadue illustrazioni realizzate con tecniche xilografiche. 
Al successo del magazine a colori britannico, segue la fondazione di altre riviste illustrate: L'illustration a Parigi, L'illustrazione italiana a Milano, Revista Universal a Città del Messico, Illustriert zeitung a Lipsia e Frank Lesie's illustrated newspaper a New York.

La prima pagina, della prima edizione del magazine
Contemporaneo all'invenzione della fotografia fu l'uso propagandistico e menzognero delle immagini fotografiche: nel 1855, Roger Fenton, modesto pittore fra i fondatori della Royal Photografic Society, viene incaricato dal governo britannico di realizzare un reportage sulla guerra di Crimea, nel quale si ritraesse una guerra senza sofferenze né morti, dove tutto fosse in perfetto ordine.
Ma fu alla fine dell'800, proprio in coincidenza con l'invenzione della lastra a mezzatinta, nella cosiddetta era del reporter, che nacque il vero e proprio fotogiornalismo. E nel 1895, grazie alla box camera prodotta dalla Kodak, la fotografia approdò stabilmente nelle pagine dei grandi quotidiani.

 
La box camera prodotta da Kodak